Archivio mensile:Maggio 2012

Cane 2.0

Un’innovazione tecnologica tutta italiana sta brillando all’importante convegno americano ICRA 2012: si tratta di uno speciale cane robotico chiamato HyQ in grado di muoversi piuttosto agilmente fino a 2 metri al secondo, che sostituirà l’uomo in situazioni particolarmente pericolose.

Cane Robot San Bernardo

Quali? Ad esempio in edifici pericolanti oppure in seguito a disastri naturali, insomma in tutte quelle condizioni in cui la presenza di un operatore umano potrebbe comprometterne la vita o la salute. Insomma una sorta di San Bernardo 2.0. Il cane robot HyQ saltellerà andando a compiere esplorazioni e a facilitare le operazioni.

Qui sopra un video che arriva dritto dritto dalla conferenza internazionale di robotica che ha chiamato a sé le migliori novità mondiali, in Minnesota (USA). Scopriamo anche tutti gli ultimi interessanti robot usciti allo scoperto.

Lasciate perdere gli inquietanti cani robotici coreani con coda-antenna, schermo LCD sulla schiena e lettore DVD proprio lì oppure quegli automi-Fido giocattoli che camminano, saltellano e abbaiano perché con HyQ non c’è competizione.

La creazione dei ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, capitanati dal professor Darwin Caldwell del Dipartimento di Robotica Avanzata, sta ottenendo ottimi feedback in occasione dell’ICRA 2012 in Minnesota negli Stati Uniti.

HyQ è l’acronimo di Hydraulic Quadruped ossia Quadrupede Idraulico che ben descrive la struttura di questo automa mosso appunto da un sistema idraulico e da quattro arti, per poter superare tutti i terreni, anche quelli più accidentati.

La sua struttura, appunto, è complessa e decisamente imponente per il settore dato che è alto ben 1 metro e pesa 70 kg, grazie ai suoi muscoli di motori e ai suoi tendini di cavi può correre fino a una velocità di 2 metri al secondo ossia di circa 7 km/h (come una camminata a passo svelto) può anche saltare per superare ostacoli e può sollevarsi sulle zampe posteriori.

Ci si è ispirati alla struttura del cane perché sinonimo di agilità e allo stesso tempo di compattezza e di resistenza. Grazie a queste capacità potrebbe salvare vite.

HyQ potrebbe infatti essere impiegato in edifici crollati, in località dove sono avvenuti disastri naturali e quant’altro: comandato da remoto, può mostrare la scena e magari portare anche i primi aiuti.

Un San Bernardo 2.0 che può adeguare il passo e la velocità del movimento delle zampe per reagire istantaneamente agli ostacoli. La sua evoluzione sarà però più distante da un cane e più vicina a una creatura mitologica visto che saranno aggiunte braccia con mani così da afferrare con precisione oggetti.

A proposito di robot interessanti, ultimamente vi abbiamo parlato anche delrobot polpo con tentacoli in metallo a memoria di forma e del ghepardo robotico velocissimo, sarà un futuro di robot innovativi.

L’aLe

Il cane più anziano d’Italia ha 23 anni suonati.

Bricciola ha 23 anni, vive a Limena ed è probabilmente il cane più anziano d’Italia. A 23 anni suonati Bricciola ha battuto malattie e uomini senza cuore e può temere pochi concorrenti.

Certo, non zompetta festoso qua e là come quando era più giovane e ha diversi acciacchi, ma lo davano per spacciato già l’anno scorso e invece eccolo ancora qui, nella casa di Carmela Quartesan a Limena, dove vive da marzo del 1989.

«Quando l’hanno regalato a mia mamma Bricciola aveva già due o tre mesi di vita», racconta Oscar Breda, il figlio della signora Carmela, «pertanto i 23 anni questo cagnolino li ha passati da un pezzo». Accudito dalla signora Quartesan, che gli dà le medicine di cui ha bisogno e gli cucina piatti di tortellini, Bricciola ha come compagna di stanza Nina, una micetta abbandonata e che la famiglia ha recuperato e adottato.

«Bricciola è buono e dolcissimo, ma purtroppo ha qualche malanno, problemi di salute», continua Oscar Breda, «perché non ci vede più molto bene, ha un grosso tumore e deve assumere ogni giorno le pastiglie al cortisone che gli consentono di respirare».

A portare Bricciola dal veterinario è Francesco, figlio di Oscar, che ad ogni nuovo malanno dell’amata bestiola non si scoraggia e la fa curare. Come lo scorso anno, quando qualcuno senza cuore ha assestato un calcio al piccolo e anziano meticcio giallo, fratturandogli una zampetta posteriore.

Ma Briciola, amorevolmente assistito, è riuscito a superare anche questo infortunio.

E quando l’amore c’è, la cattiveria viene sempre sconfitta…

Auguri nonno Bricciola, da Theo e Pina!

L’aLe

Cani a due ruote e un casco!

Qualche giorno fa c’ è stata una riunione di motociclisti animalisti.

E Chicca cane motociclista è stata la prima a farsi fotografare su Il Tempo in sella alla mitica Honda Cbr 600 del padrone.

Ma la piccola meticcia salvata dalla strada dal meccanico di Ponte Testaccio, che ora gira in Kawasaky, è libera di andare in moto ma non al mare, senza il biglietto.

Per i cani motociclisti come Chicca, e per i tanti Fido che vanno al mare in auto, non ci sono spiagge libere a due passi da Roma. «Ce ne basterebbe solo un pezzettino» hanno spiegato per bocca dei loro padroni ieri pomeriggio i cagnolini e una coniglietta, radunati davanti al Blubar di via Avicenna 33.

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Soprattutto quando fanno solo un salto al mare. «Se dobbiamo stare in spiaggia solo un’oretta per una boccata d’aria non vale la pena passare alla cassa e sprecare il prezzo di un biglietto».

Un bel pensiero quello di Chicca. Perché anche ai cani interessano le finanze del padrone. Chicca aveva già drizzato le orecchie al solo sentir parlare di «tassa sui cani» qualche tempo fa.

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E anche adesso che l’allarme sembra rientrato, i tempi impongono rigore. E poi quante cose sono cambiate. Il “papà” di Chicca, Giorgio Corradini, 58 anni, che faceva il meccanico a via degli Stradivari a Ponte Testaccio, ha perso la sua mitica Honda Cbr 600.

«Per la terza volta rubata e mai più ritrovata». E anche il lavoro non c’è più. «L’officina storica di quartiere ha chiuso». E chi vuole un meccanico 58enne? «Nessuno – dice – sono troppo giovane per la pensione, troppo vecchio per ritrovare un’occupazione».

Ci pensa Chicca a farlo risparmiare. A darle manforte, davanti al Blubar, con la barista Francesca e la sua Lucky al seguito, è arrivata anche la coniglietta Puffetta in sella al motorino della padroncina, Giordana, 20 anni, anche lei senza lavoro.

E quindi squattrinata. «D’estate le spiagge sono vietate agli animali – spiega Giorgio – due anni fa è passatata la legge che priva i nostri amici a quattrozampe di una passeggiata sull’arenile. E c’è una sola spiaggia dedicata e a pagamento».

Neanche nei tratti desolati si può stare in pace. «Se andiamo siamo imboscati che sperano di non essere scacciati». Al piccolo sit-in hanno partecipato anche due vigili urbani della polizia locale di Roma Capitale in borghese, coi cagnolini. Luisa De Totto, capitano del XV Gruppo e il collega maresciallo Primo, in compagnia del barboncino Lupin. Ma è proprio vero che i cani possono andare in moto?

«Sì – conferma Luisa – purché non intralcino la guida, grazie a un oggetto di ritenzione, basta cioè metterli nello zainetto». E la prova del nove è sulla strada. Nessuno ha mai multato i cani scoteristi presenti ieri al sit-in, tutti veterani delle due ruote.

Anche la la coniglietta Puffetta, che posa tranquilla davanti all’obiettivo con gli occhialini colorati. Intanto un tuffo gratis Chicca e i suoi amici lo potranno fare domenica 3 giugno. Non al mare ma nella bellissima piscina a Ponte Milvio, sulle sponde del Tevere, aperta da Roma Capitale per gli amici animali.

L’occasione è offerta nella giornata per sensibilizzare alla lotta contro gli abbandoni degli animali. «Invito i nostri amici motociclisti a portare i loro compagni a quattrozampe a fare un tuffo grauito a Villa Bau Village a Ponte Milvio» annucia Federico Coccìa, delegato alla Salute degli animali di Roma Capitale, che ha organizzato l’importante giornata di sensibilizzazione.

L’appuntamento è alle ore 10. «Testimonial sarà Caspar Capparoni, il “commissario Rex”, anche lui – spiega Coccìa – motociclista e padrone di un bellissimo cane.

Nel frattempo guardatevi questo video…che spettacolo!
In moto…in tre!

L’aLe

Tesoro mio come ti senti? Me lo dirà il collare.

Arriverà nei prossimi mesi anche in Europa, un collare tecnologico prodotto dal colosso nipponico Fujitsu e presentato al Tokyo International Forum
 il 17 e il 18 maggio scorsi:

si tratta di una piattaforma di sensori integrati e controllati da un sistema Android-based. Grazie ai sensori, è capace di misurare tutta una serie di informazioni interessanti per stabilire lo stato di salute del più fedele amico dell’uomo. Il numero di passi compiuti, il battito cardiaco e la temperatura esterna sono indicatori capaci di prevenire malattie importanti come il diabete o l’obesità o comunque necessari per individuare uno stato patologico della bestiola, non solo fisico, ma anche psicologico, come l’ansia da solitudine.

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Questi dati, una volta misurati, vengono conservati per un breve periodo nella memoria del dispositivo stesso, per poi essere trasmessi via smartphone o PC ad un servizio di archiviazione nel cloud.

La trasmissione avviene in modalità senza fili, grazie al sistema Near Field Communication (NFC) basato su protocollo FeliCa (Felicity Card), uno standard per le comunicazioni RFID poco conosciuto in Italia, ma molto diffuso in Giappone, tanto che il suo modulo si trova installato anche su molti smartphone.

Una volta archiviati in un servizio cloud marchiato Fujitsu, questi dati potranno essere consultati via Web attraverso una pagina riservata al padrone del cucciolo oppure attraverso un’app pensata appositamente per tablet e smartphone Android.

In questo modo chiunque, anche il veterinario, potrà consultare lo stato di salute del cane, valutando importanti variazioni nei dati raccolti, anche grazie ad una serie di grafici che mostrano l’andamento dei valori registrati nel tempo.

Voci discordanti, invece, si esprimono sulla presenza di un modulo GPS. Alcune fonti confermano l’assenza del chip, mentre altre ne asseriscono la presenza. indicando però che il dispositivo non sarebbe abilitato all’individuazione o tracciamento della creatura, almeno nella prima fase di rilascio del prodotto.

Il dispositivo, secondo l’azienda, è leggero e compatto e progettato per essere indossato dal cane di continuo, garantendo così un’attività di monitoraggio 24 ore su 24, senza arrecare danni alla salute di Fido e senza temere polvere, sporco, acqua o agenti atmosferici in generale.

Il prodotto e il servizio cloud correlato saranno disponibili solo per il mercato giapponese nel corso della seconda metà del 2012, ma una sua distribuzione in Europa e Stati Uniti potrebbe essere già in programma come mossa commerciale successiva.

L’aLe

Vi è mai capitato…

…che vi alzate tutti contenti, perché finalmente dopo due giorni di pioggia, vedete fuori dalle finestre il sole e vi infilate di corsa la tuta per portare fuori la belva che condivide con voi gioie e dolori,questa nemmeno alzi la testa?!

Stamattina, anzi mezz’ora fa, è andata così…la Zia Pina, mi ha bellamente ignorata, facendo finta di non vedere né la porta aperta in sua attesa, né me che la chiamavo con l’ascensore aperto.

Mi sono stupita, preoccupata, infastidita e poi arrabbiata quando ha scelto di andare da Francesco invece che venire da me…

Sono scattati mille sensi di colpa, che le avrò fatto, che le avrò detto, cosa sarà successo senza che io me ne accorgessi…

Non mi è venuto in mente nulla.

E in questo vuoto mentale, ho capito quanto per me conti lei.
Ed ogni suo benevolo sguardo.
Ogni sua leccata.
Ogni sua corsa per dirmi che mi ama quanto io amo lei.
E mi sono sentita defraudata, come un genitore quando gli cresce un figlio e non riceve più le coccole infantili.

Ho pensato persino che mi abbia letto nel pensiero, volendola portare oggi dal veterinario…

Poi all’ improvviso tutto è tornato come prima…e allora mi sono detta che forse anche i cani si svegliano col piede sbagliato…

E noi che li amiamo…ne subiamo le conseguenze…

Buon mattino di sole a tutti

L’aLe

Anche i cani possono donare il sangue

Sapete che anche i cani possono donare sangue ed erroneamente si ritiene che questa pratica possa essere dannosa per gli animali?

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Sono questi i temi della campagna di sensibilizzazione dal titolo ‘Le donazioni di sangue nel cane come strumento di educazione al volontariato e alla salute’, che ha unito in un progetto di cooperazione il Centro trasfusionale veterinario del Dipartimento di clinica veterinaria dell’università di Pisa, la Usl 6 di Livorno, l’Avis locale, la Società volontaria di soccorso, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno.

L’iniziativa è stata presentata dai medici veterinari del Centro trasfusionale veterinario, George Lubas e Alessandra Gavazza, Marco Melosi in veste di presidente dell’Ordine provinciale, i medici e rappresentanti dell’Avis livornese.

Il programma congiunto medicina veterinaria-medicina umana ha voluto condurre una maggiore sensibilizzazione alla donazione di sangue dei cani per il suo potenziale valore educativo anche per l’uomo.

Inoltre, è stato sottolineato che il monitoraggio della salute del cane può avere un ritorno anche sulla salute umana, che viene così tutelata da eventuali zoonosi.

Una prima parte del progetto ha previsto la distribuzione di questionari attraverso l’Avis di Livorno, con l’intento di capire quali siano motivazioni dei donatori e le loro conoscenze relative alla donazione di sangue in medicina veterinaria.

L’indagine ha permesso di osservare che il 78, 1% degli intervistati non era a conoscenza che anche i cani possono donare sangue e l’86,1% non sapeva dell’esistenza del Centro trasfusionale veterinario.

Un secondo questionario, somministrato ai proprietari dei cani donatori, ha permesso di indagare sulle motivazioni che portano a far donare sangue ai propri animali, le paure e sensazioni indirette provate, il livello di soddisfazione e gli eventuali motivi di abbandono dal programma.

E’ stato inoltre realizzato un filmato dal titolo ‘Porta il tuo cane a donare sangue. E’ una procedura innocua e può aiutare altri cani a vivere’, che sarà di ausilio per la presentazione del progetto nelle scuole e negli centri di interesse e che ne ha permesso la diffusione anche sulle tv locali.

L’aLe

ALLUCINANTE! LA TASSA SUI CANI E GATTI NON È PIÙ UNA BUFALA, È ARRIVATA.

E’ notizia delle 15,46 e tutti i quotidiani on line, blogger, e amanti dei 4 zampe, balzano sulla tastiera: TORNA L’INCUBO…Spunta la tassa su cani e gatti.

Riportiamo la notizia direttamente da Il Messaggero on line: 

«Una proposta in dirittura d’arrivo in commissione Affari Sociali della Camera prevede che i Comuni possano istituire una tariffa per i proprietari di cani e gatti per finanziare iniziative contro il randagismo. Il sottosegretario Polillo ha detto di condividere «in linea di principio».

«I comuni – si legge nel testo della proposta di legge – possono deliberare, con proprio regolamento, l’istituzione di una tariffa comunale al cui pagamento sono tenuti i proprietari di cani e gatti e destinata al finanziamento di iniziative di prevenzione e contrasto del randagismo». La commissione ha completato l’esame del provvedimento e ora il testo è alle altre commissioni competenti per i pareri e dunque potrebbe presto approdare in Aula.

Durante l’iter è stato anche approvato un emendamento dell’Idv che esonera dalla tassa «i cittadini che hanno adottato un cane o un gatto in una struttura comunale». Il provvedimento (“Norme in materia di animali d’affezione e di prevenzione del randagismo e tutela dell’incolumità pubblica”) aveva iniziato il suo iter nell’aprile 2009 a partire da una proposta di legge di due deputate del Pdl, Jole Santelli e Fiorella Rubino Ceccacci. L’esame è stato completato lo scorso 6 marzo. È composto di 39 articoli e prevede, tra l’altro, la creazione di un’anagrafe degli animali d’affezione, l’obbligo di segnalare se si trova un animale ferito al servizio veterinario pubblico che deve prontamente intervenire o ancora i cimiteri per gli animali d’affezione.

I Comuni sono tenuti a una serie di compiti per la prevenzione e il contrasto del randagismo tra cui «incentivi per l’adozione degli animali, prestazioni medico-veterinarie di base erogate da medici veterinari liberi professionisti in regime di convenzione con i comuni, piani di controllo delle nascite con sterilizzazioni». Ed è a questi fini che l’amministrazione comunale può istituire la ‘nuovà tassa. Sul provvedimento la commissione Finanze ha chiesto una relazione tecnica del governo per le coperture. In commissione, secondo quanto riportano i bollettini parlamentari, ieri il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo, ha detto di «concordare in linea di principio con l’istituzione di una nuova tassa sugli animali domestici». «Tra le tasse introdotte dal governo Monti – ha commentato la Lega con Claudio D’Amico – manca solo quella sull’aria…».

IO, IL NONNO THEO E LA ZIA PINA…NON ABBIAMO PAROLE.

L’aLe

Correte anche voi…con il vostro amico! A Montaldo di Mondovì vi aspettano

Abbiamo ricevuto questa segnalazione e siccome ci è sembrata davvero intellingente e carina, ve la giriamo così com’è!

 

“Salve! Siamo una Associazione Sportiva Dilettantistica che tra le varie attività istituzionali, ha anche quella di promuovere eventi con i nostri amici a quattro zampe…dopo aver organizzato già alcune passeggiate, abbiamo deciso di creare un gruppo chiamato Dog Trekking Montaldo di Mondovi, che organizzerà attività da farsi in compagnia dei nostri cani.

L’iniziativa è nata dal fatto che troppo spesso ci si trova a dover lasciare i nostri amici a casa perché le manifestazioni alle quali si partecipa non sempre permettono o gradiscono la presenza dei nostri cani e, cosi facendo, il padrone per non creare problemi ad altri o per non trovarsi a disagio lui stesso, decide di andare da solo, lasciando il proprio amico ad aspettarlo.

Gli eventi che organizziamo sono quindi per il cane ed il padrone, proprio nell’intento di ravvivare il rapporto di amicizia e relazione che c’è tra le due figure. Per rendere ancora più profiqua l’attività, abbiamo chiesto la presenza di educatori cinofili che dispenseranno consigli e risponderanno ad eventuali domande che vorranno fare i partecipanti. Mi permetto di allegarvi alla presente la locandina dell’evento in programma perché ci farebbe piacere il fatto di poter diffondere la nostra iniziativa il più possibile per dare l’opportunità a tutti coloro che vorranno di poter partecipare”.

Ecco, chi vorrà quindi correre con i propri piccoli o grandi quattro zampe lo potrà fare sabato 8 giugno a Montaldo di Mondovì…

Ovviamente io non potrò partecipare nè con il Nonno Theo nè con La Zia Pina… il primo si fermerebbe ad ogni spicchio d’ombra e la seconda mi farebbe fare brutta figura…io sono troppo lenta!

Però auguriamo a tutti che vinca il migliore…cioè Tutti!!!

Ciao da

Arriva l’estate…rinnoviamo il passaporto dei nostri amici…

Gli animali da compagnia sprovvisti di passaporto non possono uscire dal territorio nazionale.

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Il Regolamento CE n. 998/2003
 (e successiva modifica del 30 marzo 2004) stabilisce infatti che cani, gatti e furetti devono avere un documento identificativo anche per viaggiare nei paesi dell’Unione europea.

Ma che cos’è e come si ottiene questo documento? Scopriamolo insieme.Il Passaporto è un documento riconosciuto a livello internazionale e obbligatorio dal 1° ottobre 2004 che identifica in modo univoco il nostro animale da compagnia.

Oltre a riportare i dati anagrafici del proprietario, il documento contiene, infatti, anche nome e numero identificativo dell’animale, nonché la posizione del corpo in cui è presente il microchip per i soggetti identificati con questo sistema.

Il passaporto è inoltre un documento sanitario nella misura in cui deve certificare anche le vaccinazioni effettuate all’animale e, in particolar modo, la vaccinazione antirabbica che va effettuata obbligatoriamente almeno ventuno giorni prima della partenza. 

Nel caso di viaggi in Gran Bretagna, Irlanda e Svezia, dovrà certificare anche l’esito del test immunologico di verifica degli anticorpi della rabbia da effettuarsi nei tempi richiesti da ciascun Paese.

Ventiquattro ore prima della partenza il veterinario dovrà certificare che l’animale è in condizioni di salute idonee per il viaggio, apponendo un timbro sul passaporto.

  Oltre che per l’identificazione, il passaporto è necessario anche per tutelarsi dai rischi sanitari in caso di danni che il nostro animale può arrecare a terze persone durante il soggiorno nel paese ospitante.

Il passaporto viene rilasciato dai servizi veterinari dell´azienda sanitaria locale (Asl
) di appartenenza, su richiesta del proprietario. Ma è subordinato alla preventiva iscrizione all´anagrafe canina (non solo di cani ma anche di gatti e furetti).

Prima di recarsi all’Asl per farne richiesta è quindi necessario far inserire al proprio animale il microchip, se non ne è ancora provvisto di sistema identificativo (microchip o tatuaggio) e quindi registrarlo all’anagrafe. 

Tenete presente che in alcuni paesi, sia europei sia extraeuropei, l’identificazione mediante solo tatuaggio non è più accettata: chi avesse un animale identificato ancora con questo vecchio sistema dovrà far inserire anche il microchip.

Il numero del microchip (oppure del tatuaggio se accettato) andrà riportato sul passaporto dell’animale di forma tipografica standard e redatto anche in lingua inglese, insieme ai dati anagrafici e l’elenco di tutte le vaccinazioni effettuate dall’animale, le visite mediche e i trattamenti contro le zecche e l’echinococco e sostituirà tutte le altre certificazioni per gli spostamenti all’interno dei Paesi della UE.

L’aLe

In vacanza vengo anch’io…

Arriva l’estate e giustamente andate in vacanza senza lasciare a casa – affidandoli ad amici o strutture specializzate – i vostri amori pelosi?

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Potete affidarvi al web e a Vacanze a 4 zampe, dove si possono trovare tutte le informazioni utili per viaggiare con cani e gatti.

Il portale www.vacanzea 4zampe.info – presentato ieri a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla Salute Adelfio Elio Cardinale, e dalla deputata del Pdl Michela Brambilla, fondatrice della Federazione italiana Associazione diritti animali e ambiente – raccoglie in un database tutte le informazioni relative ad alberghi, ristoranti e spiagge animal friendly.

L’aggiornamento delle informazioni è continuo e chiunque può far registrare la propria struttura e i servizi offerti agli amici a quattro zampe e anche gli utenti possono esercitare un controllo, segnalando eventuali disservizi.

«È un primo passo, importante, per combattere la piaga del randagismo. Ed è un atto culturale per il riconoscimento dei diritti degli animali. Ma è anche un’iniziativa che aiuta la crescita. Dove c’è meno randagismo, c’è più sostenibilità economica e civile e maggiore sviluppo. Lo dico io che sono siciliano» ha spiegato Cardinale.

Brambilla, poi, sostiene che questa scelta premi anche dal punto di vista economico: «Occuparsi degli animali significa occuparsi delle persone. I dati parlano chiaro: chi è in grado di accogliere anche gli animali domestici, fa il tutto esaurito o quasi».

L’aLe