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Il Medico risponde: un cucciolo sotto l’albero

 Anche quest’anno per Natale molte persone hanno deciso di  regalare e regalarsi un nuovo amico a quattro zampe.

Quali sono gli accorgimenti da prendere per quanto riguarda la sua salute, una volta portato a casa?

Innanzi tutto se il nuovo compagno sembra stare bene,  il mio consiglio è di non portarlo subito dal veterinario, ma di lasciar passare almeno una decina di giorni per valutare meglio le sue condizioni di salute e lasciargli il tempo di abituarsi al nuovo ambiente, sia che si tratti di un cucciolo che di un cane adulto.

Solitamente i cuccioli presi in un allevamento e i cani adottati in canile sono già stati visitati da un medico veterinario, il quale effettua di norma il primo vaccino e l’identificazione tramite microchip. Spesso si tratta di cani a cui è già stato somministrato un trattamento contro i parassiti intestinali.

L’alimentazione dipende dall’età del nostro nuovo amico. Se si tratta di un cucciolo, il consiglio è quello di affidarsi ad una dieta commerciale a base di croccantini, di buona marca, in vendita presso i negozi specializzati in alimenti per animali. La scelta del mangime industriale ha il vantaggio sia della comodità (un cucciolo, secondo l’età, deve mangiare anche quattro volte al giorno), che della garanzia di somministrare una dieta bilanciata in base alle necessità del nuovo arrivato. Questo è importante soprattutto per i cuccioli di razze di taglia media e grande, in cui l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione di patologie dell’accrescimento. Anche nei cagnolini di taglia piccola però il mangime commerciale è indicato, in quanto formulato apposta per i loro stomaci più delicati; la ridotta dimensione delle crocchette inoltre favorisce un migliore assorbimento.

Se però preferite preparare voi stessi la pappa per il vostro amico, allora consiglio di rivolgervi al vostro veterinario che saprà formularvi la dieta più corretta per ogni esigenza.

Nel corso della prima visita il veterinario valuterà le condizioni di salute generale e v’inviterà a portare un campione di feci per analizzare la presenza di parassiti intestinali.

E’ consigliabile, soprattutto in inverno, non fare il bagno al cucciolo, se non è necessario. Per la pulizia quotidiana si possono utilizzare le salviettine apposta in vendita nei negozi specializzati, oppure come consigliano molti colleghi, si può impiegare un panno imbevuto di acqua e aceto, che oltre a pulire e lucidare il pelo, diminuisce l’odore.

A questo punto siete pronti per andare a prendere il vostro amico che saprà regalarvi sicuramente un Natale bellissimo!

Auguri!

 Foto:http://www.sfondi-desktop.eu

Fuori dal finestrino… NO!

La scena è classica no?… macchina che circola tranquilla sulle strade, magari nel traffico e il cucciolone si affaccia al finestrino con le orecchie che sventolano e annusando l’aria.

Molti tuttavia non sanno che questa abitudine per i nostri amici può essere molto pericolosa causando gravi danni collaterali, in alcuni casi anche permanenti. L’esposizione al vento infatti, qualora dovesse prolungarsi per diverso tempo (ad esempio nel caso di un tragitto in auto piuttosto lungo) può danneggiare non solo le capacità olfattive del nostro amico peloso ma provocargli anche delle gravi otiti.

Per evitare l’insorgere di queste problematiche quindi vi consiglio di non abituare il vostro cane a stare fuori dal finestrino mentre viaggia in macchina con voi e nel caso ormai fosse cresciuto con questo piccolo vizio disabituatelo gradualmente. Non sottovalutate le conseguenza di una grave otite, possono crearsi delle situazioni davvero spiacevoli per cui se è possibile evitarle perchè non farlo?

foto | sallysouthwest.com

Alimentazione del cane… come sceglierla?

Se c’è una cosa davvero complicata per chi ha un cane, soprattutto se alle prime armi, è quella di curare al meglio la sua alimentazione e scegliere i prodotti di qualità. Vi assicuro che è molto più facile a dirsi che a farsi, specialmente quando ti trovi davanti a decine di alimenti diversi che in realtà a te sembrano tutti uguali.

Se posso darvi un consiglio cominciate a sfoltire l’offerta evitando i marchi classificati nelle “liste nere” che trovate anche su Internet e considerati tali poiché appartenenti a multinazionali che promuovono la vivisezione e la sperimentazione sugli animali. Concentratevi sulle altre marche!

A tal proposito vi segnale un articolo interessante che  ho trovato su Parola di cane e che è la sintesi di uno studio di Francesca Coppola.

“A nostro avviso la dieta migliore è quella casalinga che ci permette di utilizzare prodotti di qualità a prezzi accettabili senza trascurare il piacere di un pasto veramente appetibile per il nostro cane. Cucinare per cani di taglia grande o per più cani è sicuramente impegnativo ma ci si può organizzare preparando tanti pasti insieme, surgelando le singole porzioni ed utilizzandole all’occorrenza. Inoltre la carne deve essere appena scottata e possiamo cuocere il pesce al forno quando lo consumiamo anche noi! Il veterinario ci aiuterà a definire una dieta bilanciata e completa secondo le esigenze del nostro cane.

Le necessità caloriche del cane variano in relazione all’età […]”

continua a leggere…

Cosa devono contenere le crocchette del mio cane? Devo prediligere la pappa fatta in casa o è meglio affidarmi a prodotti confezionati? A questo e ad altri interrogativi tenta di dare una risposta l’articolo… ve ne consiglio la lettura!

foto | cani-web.com

Dall’Olanda la birra per cani

Per molti senza dubbio è pura follia, per altri un semplice modo in più per viziare il proprio cagnolone… io mi limito a segnalarvi la notizia. Dall’Olanda arriva un nuovo prodotto: Kwispelbier, la “birra che scodinzola”.

Disponibile in due formati (small e large) parrebbe essere altamente proteica e a base di orzo di malto con la garanzia del produttore di non avere alcun controindicazione per la salute del nostro cane, tanto da consigliarla come alternativa all’acqua. L’assenza alcool e di luppolo conferma la non pericolosità per i nostri animali domestici sebbene sia da sconsigliare per i cani tendenti all’obesità.

A questo punto rimane solo una questione… come la vogliamo chiamare? Etica? Moralista? … In fondo se ci si pensa non c’è molta differenza dal comprare gli ossi in pelle o i biscotti integrali o al latte piuttosto che quelli tradizionali. Lo ammetto, mi sembra più che altro una trovata commerciale, e cara oltretutto: ben 5 dollari a confezione.

Voi la comprereste?

fonte | tuttozampe.com

L’importanza di avere qualcosa da fare

Molti pensano che la salute del cane sia esclusivamente qualcosa che riguarda il suo stato fisico, in fondo ha da mangiare, un divano su cui dormire e una cuccia calda che l’aspetta. Questo senza dubbio è vero, specialmente se pensiamo ai moti cani sfortunati che passano la loro vita in canile ma è altrettanto vero che il cane ha bisogno anche di qualcosa di più.

In natura passare le giornate a dormire sul divano sarebbe impossibile per loro e per questo spesso una vita troppo sedentaria può portare ad alcuni comportamenti nevrotici che in alcuni casi estremi diventano davvero ingestibili. L’importante quindi è non solo dare un ruolo ben preciso al vostro cane all’interno del gruppo familiare ma fare in modo che possa portarlo avanti con lo svolgimento di mansioni relative a tale posizione.

Ipotiziamo che non siate dei padroni che vanno a caccia o a correre o degli appassionati di agility o di altre discipline, dovete comunque fare in modo che il vostro cane abbia dei piccoli compiti da svolgere e da portare a termine per ricevere un premio. Inventatevi dei piccoli giochi educativi, dei rompicapo, diventate creativi! Sbizzarritevi: scatole chiuse con dentro un bocconcino, giochi di attivazione mentale (argomento che approfondiremo in seguiti), piccoli percorsi, cacce al tesoro. Provate a pensare a quante piccole attività potreste fargli fare senza un’eccessiva fatica ne’ per voi ne’ per lui.

Prossimamente vi suggerirò qualche trucchetto per tenerlo mentalmente attivato…

foto | Eugene0126jp (Own work) [CC-BY-SA-3.0 or GFDL], via Wikimedia Commons

L’importanza della socializzazione canina

Per esperienza personale posso dire che la socializzazione del cane è uno dei punti chiave su cui si basa l’intera crescita del vostro migliore amico… io questo errore l’ho fatto.

Ho sottovalutato l’importanza di far conoscere al mio cane quante più cose possibili, nell’età in cui gestirlo era più facile (parlo di problemi tecnici come le dimensioni e la forza), cioè nei primi mesi di vita.
Se avete un cucciolo portatelo almeno una volta a settimana a contatto con altri cani, in macchina e in luoghi affollati, nell natura, nell’acqua… tutto questo ovviamente conresponsabilità e tenendo presente che un animale non è una borsa.
Abituatelo a queste realtà non perché dovrà riaffrontarle necessariamente spesso, anzi, sono sempre motivo di stress inutile per un cane… ma fatelo perché nel caso dovesse dimostrarsi necessario avrà già esperienza alle spalle e non si troverà di fronte ad una situazione sconosciuta.

 A mio avviso le esperienze che un cane deve assoluatamente fare da piccolo sono:

– giocare con cani che non conosce, bambini ed estranei (se lui vuole ovviamente)
– entrare in contatto con altre specie animali che potrebbe rivedere in futuro
– abituarsi a luoghi affollati come ristoranti e bar
– conoscere il caos cittadino
A queste potete affiancare qualsiasi altro tipo di esperienza, più ne fa e meglio è, sempre però tenendo conto del carattere del vostro cane e della sua sensibilità.

Conoscendo ed entrando in contatto con queste 4 situazioni fin da piccolo un cane avrà una maggior capacità di autocontrollo quando in età adulta si troverà a doverle riaffrontare.
Una buona socializzazione porta ad un cane piùmaturo, con autocontrollo e capacità valutativa…. come allo stesso modo una persona con maggior numero di esperienze alle spalle è meno spaventata davanti a situazioni che non conosce perché ha più elementi passati che gli permettono di valutare quale sia la scelta migliore da fare.

Prendiamo la definizione di paura: “una reazione sensata ad una situazione sconosciuta“. Bene, dobbiamo fare in modo che le esperienze che facciamo fare al nostro Amico servano a dar luogo ad una reazione SENSATA, “ragionata”… sulla base delle conoscenze acquisite.

Il miglior proposito: 1 esperienza nuova a settimana…. è sufficiente perché il cane accumuli un background non indifferente senza però dover affrontare un stress eccessivo.

Tempo complessivo dell’esperienza: meglio non superare mai i 15, 20 minuti massimo.. che è il tempo medio di concentrazione di un cane.

Promemoria: non esagerate mai, imparate a sviluppare un’empatia verso il vostro cane (come lui a istintivamente verso di voi), se vedete che una certa esperienza lo mette a disagio, fermatevi, rimandate… tornerete su quell’esperienza in futuro, magari in modo più graduale.

fonte | dogcoach.it
foto | www.enacfvg.it

Una mini-visita tutti i giorni

I cani sono animali abitudinari e non è detto che questo sia un male, anzi, spesso possiamo far diventare questa caratteristica un punto a nostro vantaggio.

Un’abitudine che ci ripagherà non poco in futuro è quella di faregli find a piccolo una piccola visita “veterinaria” tutti i giorni. Niente di impegnativo, cinque minuti sono più che sufficenti, ma il ripetere quest’azione tutti i giorni lo abituerà ad essere controllato da voi e, se siete fortunati, dal vostro veterinario.

Cinque minuti tutti i giorni non sono poi tanti no? Chiamatelo a voi, fatelo mettere seduto o a terra e fategli un check-up: controllate le zampe (passate le dita anche tra un polpastrello e l’altro), controllate le orecchie, i denti, le gengive, tastate la pancia e il petto. Una volta finito un bel “bravo ragazzo/a!” e magari un bel bocconcino.

Può sembrare una cosa stupida ma credetemi invece in futuro non potrete che giovarne perché il vostro peloso si sarà abituato all’idea che voi potete in qualsiasi momento controllare se fisicamente è tutto ok… e vi assicuro che in casi di emergenza aver libero accesso ad arti, bocca ed orecchie non è roba da poco!

foto | healthypets.mercola.com

Mai prima di due mesi

Questa regola è fondamentale e non dovete solo rispettarla ma anche difenderla e soprattutto diffonderla: non si porta via un cucciolo dalla sua mamma prima dei due mesi! Mai e poi mai!

I primi sessanta giorni per un cucciolo sono fondamentali, in questo periodo non forma del tutto il suo carattere tuttavia getta le basi per quelle che sarà la sua predisposizione o incapacità alla socializzazione. Nei primi due mesi di vita infatti ogni cane riceve due tipi di insegnamenti: quello proveniente dalla madre e quello proveniente da fratelli e sorelle.

La madre ha il compito di insegnare ai cuccioli la gerarchia di un branco e il rispetto di essa, quali confini (metaforici ma anche fisici) si possono oltrepassare e quali no, le tecniche di caccia e di complicità nel garantire la sopravvivenza del branco. Il rapporto coi fratelli insegna invece ad ogni cucciolo come ci si relaziona al mondo esterno, giocando acquisice la capacità di dosare la forza e soprattutto acquista fiducia verso gli “altri”. Se è vero che un cane ben socializzato è un cane sereno allora è facile comprendere come i suoi primi 60 giorni dalla nascita siano di fondamentale importanza.

Ovviamente due mesi è un tempo indicativo, per questo è opportuo sempre chiedere il parere dell’allevatore che ha visto i cuccioli fin dai primi giorni di vita. Ad esempio potrebbe essere opportuno far prolungare il periodo di svezzamento in alcuni casi a due mesi e mezzo per far completare il percorso educativo… purtroppo questo dipende da cucciolata a cucciolata. In ogni caso mai e poi mai dovete prelevare il vostro cucciolo prima dei due mesi… dovete pazientare ma vi assicuro che verrete ripagati in futuro!

foto | By Jennagu (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons
foto | By Heather (originally posted to Flickr as Puppies Wrestling) [CC-BY-SA-2.0], via Wikimedia Commons