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Il cane non è mai secondo
Un estratto da un libro dell’etologo Konrad Lorenz del quali consiglio a tutti la lettura…
“Con ragione noi usiamo giudicare le qualità morali di persone legate da vincoli di amicizia secondo la loro disponibilità a compiere il più grande sacrificio senza pensare a una contropartita. Nietzsche, che – a differenza della maggior parte degli uomini – usava della brutalità solo come di una maschera, dietro la quale si nascondeva un’autentica bontà d’animo, disse le belle parole: «Sia tua ambizione amare sempre più dell’altro, non essere mai secondo!». Con gli esseri umani, in determinate circostanze, posso anche riuscire ad adempiere a questo comandamento, ma nei legami di amicizia che ho con i miei cani io sono invece, sempre, il “secondo”. Che singolare, davvero unico, rapporto! Si è mai riflettuto a quanto sia strano tutto ciò?
Da E l’uomo incontrò il cane di Konrad Lorenz (pp.112-115)
fonte | dogcoach.it
Sistema in evoluzione
Oggi mi piacerebbe riportare una frase di Angelo Vaira, fondatore della scuola Think Dog, che mi ha colpito particolarmente e che credo suggerisca il giusto di vista con cui valutare il rapporto con il nostro amico a quattro zampe.
“Tu e il tuo animale costituite un sistema in evoluzione: ogni cambiamento nel tuo comportamento implica un cambiamento nel comportamento del tuo animale; se il cambiamento nel tuo comportamento sarà quello giusto, il sistema uomo-animale troverà spontaneamente un suo equilibrio”
Angelo Vaira
Vaira sottolinea come il rapporto con il nostro cane sia qualcosa di fluido e “in divenire”, che si modella in base al nostro impegno e al nostro approccio. Non è qualcosa di monolitico ma in evoluzione costante… questo significa che in qualsiasi momento possiamo intensificarlo e approfondirlo… o perderlo.